lunedì 30 aprile 2007

S.T.A.L.K.E.R. Shadow of Chernobyl

2012; la centrale nucleare di Chernobyl e’ definitivamente collassata creando una zona soggetta a radiazioni di circa 30km di diametro. Nella “zona” come viene chiamato ora il territorio attorno alla centrale, si verificano strani effetti detti “anomalie” che si possono presentare in vari modi (elettriche, eoliche, psioniche ecc..) Le forme di vita avvelenate dalle radiazioni si sono via via trasformate in mostruose creature mutanti estremamente aggressive e gli uomini sopravvissuti in mostri deformi.
In questo scenario apocalittico si muovono tre tipologie di uomini: gli Stalker (organizzati in fazioni) cacciatori di materiali prodotti dalle “anomalie” detti i “reperti”, i banditi che derubano gli stalker e i soldati che pattugliano il perimetro della “Zona”. Alcuni trafficanti gestiscono il mercato delle armi e delle attrezzature che permettono la sopravvivenza all’interno della “Zona” spesso dando lavoro ai cercatori con missioni particolari.

Questo e’ il background nel quale e’ ambientato il nuovo gioco S.T.A.L.K.E.R. Shadow of Chernobyl che da pochi giorni e’ installato sul mio HD.

Ecco il diario di una missione tipo:

Il “trafficante” mi ha dato una missione stramaledettamente difficile stavolta: "rubare i documenti nella base militare". Fosse facile, quei fanatici corrotti dalla testa rapata non permettono facilmente che si vada a frugare nel loro “territorio”. Sara’ dura e prevedo una bella spesa in proiettili e bende.
Non mi resta che uscire dall’accampamento e sperare di passare indenne tutti i casini che incontrero’ per strada.. una bazzecola, che vuoi che sia…

Pochi passi e ho lasciato alle mie spalle l’accampamento degli stalker.. il cemento della strada da una certa aria di familiarita’ all’ambiente.. se non fosse per il latrare continuo dei cani. Eccoli la’ mentre banchettano col cadavere di un disgraziato, sono ciechi ma hanno tutti gli altri sensi acutissimi e soprattutto attaccano in branchi numerosi.. meglio evitarli anche perche’ se sparo potrei attirare l’attenzione di qualche bandito.
Alcuni soldati presidiano il cavalcavia, mi guardano con sospetto da dietro il mirino dei loro Ak74, pago una tangente al sergente e passo indenne. Ogni tanto ho la fortuna di imbattermi in qualche “reperto” interessante che mi tornera’ utile da rivendere o per aumentare le mie possibilita’ di sopravvivenza.

Sto’ evitando un’anomalia quando la corteccia di un albero davanti a me viene frantumata da una palla di piombo. Banditi!
Maledizione mi hanno colto impreparato. Metto in azione la mitraglietta viper M5, che ho acquistato di fresco dal trafficante, freddando quello che mi ha sparato e un suo compare appostato dietro a delle casse. Ne rimangono altri tre uno dei quali armato della mia stessa mitraglietta. I colpi fischiano veloci e battono con un rumore sordo sulla corteccia dell’albero. Fortuna che nella “Zona” ci sono un sacco di piante di alto fusto che possono salvarti la vita. Mi tuffo dietro una vecchia Trabant arrugginita inseguito da una pioggia di calibro 9 e frammenti di vernice "carta zucchero".

Da sotto la macchina intravedo la testa del maledetto che sta’ inserendo un nuovo caricatore. La raffica lo prende in pieno, la testa scatta veloce all’indietro in una nuvola rosa e il sangue schizza sui rottami dietro di lui, sento le imprecazioni dei suoi compari. Fortunatamente sono abbastanza stupidi da parlare e rilevarmi la loro posizione, nella concitazione della sparatoria, infatti, mi hanno aggirato e stanno per piombarmi addosso. Con una raffica sostenuta metto la parola fine alla misera vita dei due balordi.

Ovviamente le “zucche rapate” che fanno la guardia 100mt piu’ in la si sono guardati bene dall’intervenire. Tanto meglio, tutto quello che trovo frugando i cadaveri e’ solo per me… mi devo sbrigare prima che arrivino i cani. Magro bottino ma utile per sopravvivere: un paio di caricatori per viper, due scatolette, un salame, una decina di caricatori per pistola, un paio di automatiche e due doppiette.
Provo subito una doppietta su un cane “troppo amichevole”. Non male, precisione zero ma da vicino devastante. Questa mi permettera’ di non sprecare troppi calibro 9 per sopravvivere.

Mi curo un paio di “sbucciature” e mi rimetto in movimento; non e’ mai troppo salutare star fermi in una zona dove le “anomalie” si formano in maniera casuale friggendoti sul posto.

Dopo alcuni minuti di inferno, schivando zone dove il gayger brontolava come una pentola a pressione e mutanti a non finire, arrivo in vista della base. Evidentemente il cecchino sulla torre non deve vedere di buon occhio che si mette a guardare la sua zona di competenza con un binocolo e mi da il benvenuto a suon di Kalashnicov. E’ dannatamente bravo anche e presto sono costretto a sprecare un kit di pronto soccorso dietro il trattore cui mi sono riparato. Come se non bastasse due “teste rapate” stanno venendo da questa parte in movimento tattico.. freddo il piu’ vicino con una raffica e il suo collega svernicia mezzo rottame.. cos'e' questo suono?

La sirena di allarme, dannazione adesso mi ritrovero’ tutta la stramaledetta guarnigione alle costole e il marmittone qua vicino continua a farmi fischiare proiettili vicino alle orecchie. Striscio sfruttando il terreno e gli scarsi ripari (il cecchino e’ sempre sulla sua torre e mi aspetta) e quando mi risollevo alcuni metri piu’ in la’ dietro un container vedo il soldato che continua a sparare verso il mio vecchio riparo… Idiota, se continua a sprecare colpi non avro’ molto da razziare. Un colpo solo alla nuca lo rispedisce al creatore, arrivo sul cadavere sempre al riparo dal tiratore e mi impossesso del suo Ak con mirino. Questo si che e’ un bottino, “mi faccio dare” qualche caricatore dai cadaveri e ricarico il mitra. Eccolo la’ il bastardo, sdraiato dietro al suo AK con mirino che sta’ controllando la zona in attesa che io metta la zucca in evidenza. Lo becco in pieno e attraverso il mirino non posso non notare la sua espressione stupita mentre si accascia.
La base e’ un brulicare di soldati, mi curo con le bende dei banditi, controllo i caricatori e mi butto all’attacco grazie a un paio di granate prese ai soldati….

…. Vita dura nella “Zona”.

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