lunedì 6 agosto 2007

Tempo di traslochi... e fine di un'era.

La “fine” si avvicina.. (vedi il post "per il precario.." ) e i miei colleghi di stanza (siamo insieme da piu’di un anno) si stanno spostando d’ufficio.. rimango qui, nella mia vecchia postazione come uno di quei soldati giapponesi dimenticati per anni a guardia di un isolotto sperduto.

Sai che chiacchierate da solo (per lo meno avro’ sempre ragione), mi dovro’ decidere a ripristinare Messenger cosi’ da rimanere in contatto con loro.

Che palle pero’.

Finite le pause pranzo con la Giulia e la Sara, finite le colazioni con l’Elisa e Emanuele, finite le canzoni della Prima Guerra Mondiale che ormai erano entrate in testa a Leonardo (tanto che mi ha chiesto il link), finite le lezioni di .Net con Emanuele (che si stupisce sempre di piu’ di quanto io sia duro), finite anche le discussioni storiche con Augusto (l’ultima sulle guerre Zulu).

Peccato, ogni volta che si cambia lavoro bisogna ricominciare.. speriamo nel futuro.

"Se ti imbatti in gravi difficoltà o in situazioni incresciose, non è sufficiente dire a te stesso che non ne sei turbato. Imbattendoti in situazioni incresciose devi spingerti ancora più avanti con audacia e rallegrartene, quasi dovessi superare una barriera. Come dice il motto: “Quando l’acqua sale la barca si alza.”
Hagakure - Yamamoto Tsunetomo (1659-1721)

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